Medelana

Febbraio 2022

Medelana, la frazione più alta del Comune di Marzabotto (arriva a 740 metri slm a Castellarso) è abitata da un esiguo numero di residenti in case sparse sul territorio o che affacciano sulla strada principale. Negli anni 50 quasi tutti i nativi se ne sono andati in pianura nella speranza di una vita meno faticosa, abbandonando le vecchie abitazioni di sasso dai nomi fantasiosi:

(versante est) Rabatta, il Poggiale, il Poggio, il Casamento, la scuola, la Piana, Torrenera, il Prondel, il Coloré ( in dialetto Clurè, da clur = nocciole), Longareto, Guastava, Casetta, Fontecchi, Monazzo, Cerè, Canova, Campedelli, Vaglie, Cà il Soi.

(sul crinale) il Castello col borgo, la Chiesa con la canonica, Bottega, Pianelli, Cà di Cicatt. Il Termine.

(versante ovest) Cà di Bue, Cà di Magnani, Cà di Magni, Casale, Tignola, il Barco, Roncopertuso, Cà Nova, Castellarso.( ci sono pareri contrastanti sul limite tra Medelana e Luminasio, quindi alcune abitazioni potrebbero essere nel territorio di Luminasio).

Da un po’ di anni Medelana si sta ripopolando di nuovi abitanti che hanno lasciato la folla dei centri abitati per rifugiarsi in mezzo alla natura facendo rivivere le vecchie abitazioni.

In auto si arriva a Medelana percorrendo la strada comunale da Sasso Marconi (9km), da Marzabotto (6km) ed da Montepastore ( 7 km).

Medelana inoltre è raggiungibile a est dai sentieri CAI 144, 180, 140 (dalla Porrettana) e a ovest dal sentiero Cai 146 (da Rasilio). Questi sentieri ripercorrono soprattutto gli antichi cammini che univano le abitazioni indicate.

Il “cuore” di Medelana è la Chiesa (dedicata a Santa Maria) il cui nucleo originario risale al XIII secolo (G. Rambelli “Le chiese della diocesi di Bologna ritratte e descritte” Tomo II ed.1847).

Ha assunto un ampliamento e l’aspetto attuale nella seconda metà del 1800 grazie alle offerte delle famiglie di Medelana che volevano dare accoglienza ai numerosi pellegrini che venivano a venerare una miracolosa Madonnina di Lourdes.(foto1)

Foto 1. Chiesa di Medelana (Foto: Mariapaola Puggioli)

Alla sinistra della chiesa c’è il Castagneto Comunale che i volontari di tutto il territorio assieme alla Consulta Ambiente del Comune di Marzabotto stanno ripristinando. (foto2 e 3)

Foto 2 Castagneto Comunale (Foto: Mariapaola Puggioli)
Foto 3. Castagno

Percorrendo il sentiero dietro alla chiesa si raggiungeva il Casamento (privato), un raro agglomerato di abitazioni attorno alla casa padronale con torre, risalente probabilmente al XIV secolo, attualmente in stato di abbandono. (foto4)

Foto 4. Il Casamento – Casamento nel 1966, foto di L.Fantini. 

A destra della chiesa sorge il cosiddetto Castello (privato) merlato secondo la moda dell’inizio del 1900, nato dalla trasformazione di una villa precedente, anche questo in stato di abbandono. (foto5)

Foto 5. Il Castello di Medelana (Foto: Anna Pagani )

Dopo aver passeggiato e scoperto le caratteristiche di questo territorio insolito, un visitatore può ristorarsi alla trattoria Monari (il Termine) dove si gustano piatti della tradizione emiliana.

Vedi https://www.prolocomarzabotto.it/ristoranti/  (foto6)

Foto 6. Trattoria Monari a Medelana (Foto Mariapaola Puggioli)

2 novembre 2022 Potatura Castagneto Comunale.

Archivio Eventi



PASSEGGIATE LENTE (rimandata per chiusura Covid)

Sabato 10 aprile 2021

Si parte alla volta della azienda agricola “Il Cerro” per ammirare i ciliegi in fiore e visitare il museo contadino.

Il ritrovo è per la mattina alle 9.30.

PASSEGGIATE LENTE (rimandata per chiusura Covid)

Sabato 24 aprile 2021

Passeggiata fino a San Silvestro e visita alla chiesa di San Silvestro di Stanzano.

Ritrovo alle ore 9.30.

PASSEGGIATE LENTE

Sabato 8 maggio 2021

Passeggiata e visita al Museo Archeologico di Marzabotto e all’insediamento etrusco di Kainua.

Il ritrovo è alle 9.30.


CICLOVIA DELLA MEMORIA

CICLOVIA DELLA MEMORIA

Anche questa ciclovia è accessibile anche con il treno con un percorso “fuori parco”, indicato da una segnaletica specifica, che parte dalla stazione ferroviaria di Lama di Reno e arriva alla stazione ferroviari di Pian di Venola
Trenitalia infatti mette a disposizione carrozze dedicate al trasporto biciclette con un piccolo supplemento di 3,5 euro. Prima di partire si consiglia comunque di consultare per orari, prezzi e modalita il sito web: www.trenitalia.com.

DESCRIZIONE ITINERARIO

Itinerario molto gratificante malgrado (anzi, per qualcuno grazie a) il non trascurabile impegno fisico dovuto a dislivello, relativa lunghezza del percorso e ricorrente presenza di tratti fangosi. Il luogo possiede certo – evidenti motivi di interesse paesaggistico (lunghi tratti di crinale tra Reno e Setta, con vedute panoramiche), botanico (boschi misti di latifoglie tipiche della media montagna appenninica affiancate ad autentiche peculiarita come i nuclei rupestri di leccio o di pino silvestre) e faunistico (possibilita di avvistare branchi di ungulati, senza trascurare la presenza ormai stabile del lupo), ma va sottolineato come questo sia essenzialmente un parco storico e memoriale, legato al ricordo del pit doloroso eccidio di civili commesso in Italia dagli occupanti nazisti. Partiti dalla stazioncina di Lama di Reno si raggiunge la romanica pieve di Panico, che si consiglia di visitare, dopodiché si sale a San Silvestro, sul crinale tra Reno e Setta che segnera in pratica tutta l’ossatura dell‘itinerario. Lasciatisi alle spalle i tratti argillosi, con frequente presenza di fango, si raggiungono le formazioni arenacee di Monte Sole, la cui cima viene pero aggirata con una lunga deviazione passante per il vicino oratorio di Cerpiano e per il cimitero e chiesa di Casaglia. Questi edifici, come gli altri seguenti, sono i muti testimoni della strage che comporto la distruzione della comunita di Monte Sole nell’autunno del 1944 (770 vittime, 955 complessive nel periodo dell’occupazione); sono stati consolidati ma non ricostruiti e ad essi é affidato il compito di tramandare «cid che @ stato» ed il messaggio che «tutto questo non si ripeta pill».

|| ritorno avviene dal centro visita del parco il “Poggiolo”, lungo la stradina che scende a Sperticano e a Pian di Venola, dove si riprende il treno.

SCHEDA TECNICA

AREA PROTETTA: TEMPI DI PERCORRENZA:

Parco storico regionale una giornata

LUNGHEZZA: circa 25 km Centro Parco

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